mercoledì 2 maggio 2012

8_ Intro: BOSCHINI+ GIANNETTI: Photos

Ecco le foto ufficiali dell'evento che si è svolto sabato 28 aprile presso la Galleria l'Occhio a Venezia: INTRO: BOSCHINI+ GIANNETTI. Grazie a tutti per essere passati è stato un evento davvero ricco ed intenso di emozioni. SpazioSupernova ringrazia No Title Gallery per l'opportunità offertagli. Un sentito ringraziamento va anche agli artisti, Massimiliano Boschini e Gianmaria Giannetti, per la loro bravura e la loro professionalità.


Testo critico curato da SpazioSupernova

No. Negazione.

La negazione è un’espressione che indica la non esistenza di qualcosa, il non persistere di un evento o di una situazione. Il gioco della negazione è un fenomeno tipico del codice di comunicazione umana: quello che vediamo è davvero quello che dovrebbe essere?
L'opera di Giannetti è un luogo mentale, fortemente umano, in cui dell'uomo c'è tutto: per mezzo di un'estetica delicata e fanciullesca, l'artista ci parla di un errore, e al contempo, di un errare della mente umana, che continuamente oscilla tra la verità e l'opinione comune.
Scevro da ogni presunzione morale, Giannetti attraverso un'immagine ironica e aldifuori di ogni rimando spazio-temporale, riflette e pone l'accento proprio su questa forte inclinazione umana: ci invita a chiedere e a chiederci fino a che punto conosciamo veramente ciò che ci circonda, e fino a che punto ci facciamo influenzare da retaggi, tradizioni, pensiero comune, finendo con lo scivolare nel limbo dell'apparenza.
Il suo è un interrogativo sospeso: quanto siamo abitati dal luogo comune? In che misura ci accontentiamo di cogliere le cose per come appaiono, ma non sono?
La serie fotografica di Boschini si caratterizza per la ripresa di aree in disuso e desolate ricreate dall’artista attraverso una visione decadente e surreale. 
Le immagini mostrano un luogo apocalittico, non riconoscibile, un nonluogo. I nonluoghi visti in contrapposizione ai luoghi antropologici: sono spazi che hanno la prerogativa di non essere identitari, relazionari e storici. Aree in cui l’individualità s’incrocia senza entrare in relazione, porte d’accesso ad un cambiamento reale e simbolico. Boschini ci mostra un luogo che in realtà non è. Uno spazio non emotivamente vissuto. 
L’estraneamento, l’angoscia, il tumulto interiore sono le sensazioni che ci colgono nel momento della visione: l’artista cerca di riconsegnare al nonluogo il suo ruolo reale.
Giannetti e Boschini ci parlano di qualcosa che per essere espresso al meglio, necessita di una negazione: una censura e un ammonimento da una parte, un'estraniamento quasi metafisico dall'altra. Un luogo dell'anima che, impigrita, cade in errore e un luogo dove forte e principale è l'assenza dell'anima, dell'identità, dell'uomo.
Due artisti che ci rimandano al gioco della negazione, dove ciò che appare è anche altro.

Diffidate dalla realtà.













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Pubblicato da SpazioSupernova